Come evitare le interruzioni di energia elettrica causate dal salvavita: Guida completa per ottimizzare il tuo impianto elettrico


Cosa fare quando Scatta il Salvavita

Home / Come Fare Per / Come Evitare l'interruzione di energia elettrica quando accendo tanti elettrodomestici contemporaneamente e scatta il contatore generale

Cosa fare quando scatta il salvavita: guida completa ()

di Luca Delgiaccio,



Il tuo salvavita scatta spesso? Ecco come risolvere

Ti capita mai di non riuscire a usare forno e lavastoviglie insieme? Se il salvavita salta continuamente, potresti avere un problema di sovraccarico o una piccola dispersione nell'impianto.

Non preoccuparti: è un problema comune e più semplice da gestire di quanto pensi. In questa guida ti spiegheremo come:

1. Individuare la causa del distacco

2. Gestire i carichi degli elettrodomestici

3. Risolvere il problema in pochi semplici passaggi

4. I casi più frequenti e le soluzioni


INDICE


Perché il salvavita scatta quando accendi più elettrodomestici?

Come funziona il salvavita e cosa protegge nel tuo impianto elettrico

Le cause più comuni delle interruzioni di energia elettrica

Strategie per evitare il distacco del salvavita: Cosa fare

Come migliorare la capacità del tuo impianto elettrico

Elettrodomestici ad alta potenza: Come usarli senza rischi

Quando è il caso di sostituire il salvavita o l’impianto elettrico?

Come fare un rapido calcolo del consumo elettrico



Perché il salvavita scatta quando accendi più elettrodomestici?

Il salvavita scatta quando il circuito elettrico rileva un malfunzionamento o un sovraccarico, come accade quando accendi più elettrodomestici contemporaneamente. Questo dispositivo di protezione è progettato per salvaguardare l’impianto elettrico da danni potenzialmente pericolosi causati da un flusso eccessivo di corrente. Quando la potenza assorbita dagli elettrodomestici supera la capacità del circuito, il salvavita interviene per evitare il rischio di incendi o danneggiamenti all’impianto. È importante conoscere la capacità del salvavita e l’assorbimento energetico degli elettrodomestici che utilizzi regolarmente.


Cosa fare quando Scatta il Contatore Generale

Come funziona il salvavita e cosa protegge nel tuo impianto elettrico

Il salvavita, o interruttore differenziale, ha la funzione di proteggere l’impianto elettrico e le persone da scosse elettriche. Monitorando costantemente il flusso della corrente, il salvavita interviene in caso di differenze di corrente tra i fili di fase e neutro, evitando il rischio di folgorazioni. Inoltre, protegge da sovraccarichi e circuiti cortocircuitati. Un impianto elettrico senza un salvavita adeguato è molto più vulnerabile a incidenti, quindi è fondamentale verificare la sua presenza e il suo corretto funzionamento periodicamente.

Le cause più comuni delle interruzioni di energia elettrica

Le interruzioni di energia elettrica causate dal salvavita possono avere diverse cause. Le più comuni includono sovraccarichi del circuito, guasti nei cavi o connessioni difettose, che fanno scattare la protezione. Altre cause possono essere il collegamento di più elettrodomestici ad alta potenza su una singola linea, oppure l’uso di apparecchiature malfunzionanti. In questi casi, il salvavita si attiva per evitare danni maggiori e proteggere l’impianto elettrico da eventuali cortocircuiti o incendi.

Strategie per evitare il distacco del salvavita: Cosa fare

Per evitare che il salvavita scatti troppo frequentemente, è fondamentale seguire alcune semplici strategie. Prima di tutto, evita di accendere troppi elettrodomestici ad alta potenza contemporaneamente. Verifica che l’impianto elettrico sia dimensionato correttamente per il consumo totale. Inoltre, è consigliato installare interruttori differenziali con una maggiore capacità di sopportare carichi elevati. Se noti che il salvavita scatta spesso, potrebbe essere necessario un aggiornamento dell’impianto elettrico o l’utilizzo di elettrodomestici con etichetta energetica più efficiente.

Come migliorare la capacità del tuo impianto elettrico

Migliorare la capacità dell’impianto elettrico significa aumentare la sua affidabilità e sicurezza. Ciò può comportare l'installazione di circuiti separati per gli elettrodomestici ad alta potenza, come il forno, il climatizzatore o la lavatrice. Inoltre, è importante aggiornare la sezione dei cavi per supportare carichi più elevati e, se necessario, installare un nuovo salvavita con una capacità adeguata al consumo. In questo modo, si riduce il rischio di sovraccarichi e si migliora la sicurezza generale dell'impianto elettrico.

Elettrodomestici ad alta potenza: Come usarli senza rischi

Gli elettrodomestici ad alta potenza, come il forno elettrico, il climatizzatore o l'asciugatrice, possono causare sovraccarichi se non utilizzati correttamente. Per evitare che il salvavita scatti, è consigliabile stabilire una corretta gestione della potenza. Evita di collegare più dispositivi pesanti alla stessa presa o circuito. Assicurati che i cavi di alimentazione siano in buone condizioni e non sovraccaricati. Un altro consiglio è quello di distribuire l'uso degli elettrodomestici ad alta potenza durante la giornata, anziché usarli tutti contemporaneamente.

Quando è il caso di sostituire il salvavita o l’impianto elettrico?

La sostituzione del salvavita o dell’intero impianto elettrico può diventare necessaria se il sistema non è più in grado di gestire i carichi energetici moderni. Se il salvavita scatta frequentemente, potrebbe indicare un malfunzionamento o una sovraccapacità del circuito. Un altro segno che è il momento di aggiornare l’impianto è la presenza di cavi usurati o connessioni instabili. Infine, se hai aggiunto elettrodomestici ad alta potenza senza aggiornare il sistema, un’installazione più moderna potrebbe essere la soluzione ideale per evitare danni all’impianto e garantire maggiore sicurezza.

Come fare un rapido Calcolo del Consumo Elettrico

Calcolare il consumo elettrico è fondamentale per evitare sovraccarichi e interruzioni di energia. Per farlo, somma la potenza assorbita da ogni elettrodomestico che utilizzi, espressa in watt (W), e dividi per 1000 per ottenere il consumo in kilowatt (kW). Moltiplica il consumo per il numero di ore in cui l’apparecchio è utilizzato. Il risultato ti darà un'idea chiara del carico totale che l’impianto elettrico deve sostenere, aiutandoti a pianificare un utilizzo più sicuro degli elettrodomestici e a evitare il distacco del salvavita.

Se il tuo piano a induzione ha una potenza massima di 3 kW e utilizzi anche altri elettrodomestici, potrebbe essere necessario una potenza di almeno 4,5 kW per garantire un funzionamento contemporaneo e senza interruzioni.

Ogni apparecchio che viene venduto è dotato di una targa di efficenza elettrica. Sul retro di ogni apparecchio elettrico è dichiarata il consumo espresso in watt. Gli elettrodomestici più energivori sono quelli nel cui interno è presente una resistenza elettrica per il riscaldamento come un ferro da stiro o una lavatrice.

Naturalmente se hai acquistato un elettrodomestico nuovo avrai notato che è applicata un’etichetta energetica. Il consumo è classificato con una lettera dell’alfabeto da A a G e da un colore e fornisce in modo semplice ed intuitivo il livello di efficienza di consumo energetico dell’elettrodomestico. Inoltre viene dichiarato il consumo medio in termini di kWh/annuali dacendo riferimento al normale funzionamento dell’apparecchio.

E’ proprio quì che si compie la scelta giusta: proprio in fase di acquisto anche se l’elettrodomestico meno enegivoro, come avrai notato confrontando i prezzi, ha sempre un prezzo più elevato. Anche se all’inizio spendo una cifra più elevata, col passare del tempo avrò un vantaggio perché avrò ammortizzato la spesa maggiore di acquisto con una minor spesa in bolletta. Vale proprio la pena fare due conti.

Elettrodomestici energivori (valori indicativi medi):

Lavatrice: 2000 W

Asciugatrice: 2000 W

Frigorifero: 200 W

Congelatore (separato dal frigorifero): 200 W

Piano cottura d induzione: 2000 W

Forno elettrico: 1000 W

Lavastoviglie: 2000 W

Ferro da stiro: 1200 W

Ferro da stiro a vapore con caldaia: 1800 W


Interruzioni energia elettrica: i casi più comuni e le soluzioni

Oggi ho acceso il forno e mi sono dimenticato di lasciar terminare il programma della lavastoviglie. La scorsa settimana è successa la stessa cosa con forno e ferro da stiro contemporaneamente. Quante volte hai pronunciato queste frasi dopo che l'interruttore salvavita ha staccato la corrente elettrica in casa? Ogni volta che scatta l’interruttore generale devo andare nel locale contatori e ripristinare la corrente elettrica alzando la leva dell'interruttore del contatore.

Un problema diffuso nelle case e due soluzioni per te

Come ti ho già detto si tratta di un problema molto diffuso. Se leggi fino alla fine avrai acquisito tutte le informazioni per cercare di porre rimedio evitando che questo accada. Ti anticipo solo che esistono due metodi. Il primo è quello di prestare attenzione agli elettrodomestici energivori accesi contemporaneamente. Il secondo è quello di chiedere al proprio fornitore di energia di aumentare la potenza del contatore elettrico. Di seguito troverai tutte le spiegazioni: sarai tu a scegliere quale delle due soluzioni fa al caso tuo.

Se il contatore elettrico scatta spesso, significa che sta intervenendo il limitatore di potenza o il salvavita (interruttore differenziale). Ecco come capire la causa e risolvere:

1. Capire perché scatta il salvavita? Tre motivi principali

a) Superamento della potenza disponibile

Se usi troppi elettrodomestici contemporaneamente, potresti superare la potenza contrattuale (es. 3 kW).

Il contatore scatta per proteggere l’impianto.

b) Corto circuito

Un apparecchio o un cavo può avere un guasto.

Scatta l’interruttore magnetotermico (in casa) o il contatore stesso.

c) Dispersione di corrente (problema di messa a terra)

Se c’è una perdita di corrente verso terra, il salvavita scatta per proteggere le persone da scosse.

2. Cosa fare passo per passo

FASE 1 – Verifica se è un problema di sovraccarico

    1.Riaccendi il contatore.

    2.Spegni tutti gli elettrodomestici.

    3.Accendili uno alla volta, iniziando da quelli più energivori: forno, phon, lavatrice, lavastoviglie, condizionatore

    4.Se scatta quando superi un certo numero, è un sovraccarico di potenza.

Cosa fare?

Riduci il numero di apparecchi accesi insieme.

Oppure aumenta la potenza del contratto (es. da 3 kW a 4.5 o 6 kW, chiamando il tuo fornitore).



FASE 2 – Verifica se è un problema di dispersione o corto circuito

    1.Se scatta subito anche senza usare nulla, può essere un guasto.

    2.Spegni tutti gli interruttori del quadro elettrico (nel quadro generale di casa).

    3.Riattiva il contatore.

    4.Riaccendi gli interruttori uno per uno: quando uno degli interruttori fa scattare tutto il problema è proprio lì.

Cosa fare?

Isola il circuito difettoso. Chiama un elettricista per individuare il guasto. Potrebbe essere un elettrodomestico, un cavo, o una presa danneggiata.

Quando è il momento di chiamare un tecnico:

    Se scatta anche a impianto spento, o non riesci a capire cosa causa il problema.

    Se hai già fatto le prove sopra senza risultato.

    Se senti odore di bruciato, o hai prese o interruttori che fanno scintille.

Come evitare il distacco di corrente?

    Non usare più elettrodomestici energivori contemporaneamente.

    Fai controllare l’impianto ogni 5–10 anni da un elettricista qualificato.

    Assicurati che tutti i cavi e prolunghe siano in buone condizioni.

    Installa un limitatori di carico o un sistema domotico se necessario.

Perche accade questo?

Quando alcuni elettrodomestici fra i più energivori come forno elettrico, lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro entrano in funzione contemporaneamente può accadere che si ecceda la disponibilità di potenza dell'impianto elettrico domestico. Per proteggere l'impianto elettrico si apre l'interruttore di protezione interrrompendo l’erogazione di energia elettrica in una frazione di secondo.

Problema comune in tutte le abitazioni

E' un problema comune che accade in tutte le abitazioni del mondo dove è stata prevista una protezione. In caso contrario a farne le spese può essere l'impianto elettrico e soprattutto i cavi contenuti nel muro che svolgono la funzione di fusibile interrompendo il circuito elettrico in un punto nascosto. Fortunatamente il Italia nella maggior parte delle nostre abitazioni è presente un interruttore di protezione e salvavita che interrompe il flusso di corrente elettrica in caso di eccessivo assorbimento e dispersioni.

Se l'impianto elettrico è a posto: cosa faccio?

Normalmente l'impianto elettrico domestico eroga una potenza di 3 kW e questo valore è sufficiente per una normale abitazione. Spesso dimentichiamo che forno elettrico e lavastoviglie non possono funzionare insieme e ci troviamo a dover ripristinare la luce ogni qualvolta che si eccede questa misura.

Esiste un modo per aumentare la potenza del contatore?

La risposta è affermativa. Infatti è possibile chiedere al proprio gestore un incremento della potenza fino a 6 chilowatt oppure a soli 4,5 kW pagando un sovrapprezzo ovvero un costo fisso annuale in bolletta che varia sia in base alla nuova potenza impegnata che in base alle tariffe del gestore.

Risparmio Energia Elettrica

Hai altre domande da porre o sei curioso? Leggi domande e risposte nel nostro BLOG

Quando faccio funzionare contemporanemente lavatrice e forno l'interruttore del differenziale.


Come posso aumentare la potenza del mio contatore elettrico? Segui questi passaggi:

Contatta il Tuo Fornitore di Energia

Chiama il servizio clienti del tuo fornitore di energia elettrica e richiedi un aumento della potenza impegnata nel contratto.

Tieni l’ultima bolletta a portata di mano. Potrebbe essere necessario fornire alcune informazioni, come il numero cliente e il codice POD (Punto di Prelievo).

Comunicazione al Distributore di Energia

Il tuo fornitore trasmetterà la richiesta al distributore di energia entro un massimo di due giorni lavorativi.

Una volta ricevuta la richiesta, il distributore ti invierà un preventivo con i costi e i tempi necessari per l’aumento di potenza. Se sarai d’accordo con l’offerta ricevuta potrai procedere con l’ccettazione del preventivo.

Esecuzione dell’Intervento Tecnico

Dopo l’accettazione del preventivo, il distributore eseguirà l’intervento per aumentare la potenza del contatore.

Quali sono le tempistiche

L’intervento nella maggior parte dei casi viene completato entro 5 giorni lavorativi a patto che non siano necessari altri lavori sulla rete.

Costi Fissi in bolletta

Il costo per aumentare la potenza varia in base alla quantità di kW aggiuntivi richiesti. Ad esempio, passare da 3 kW a 4,5 kW può costare circa 87 €, mentre passare da 3 kW a 6 kW può costare circa 174 € e oltre.

Costi Annuali

Aumentare la potenza comporta anche un aumento dei costi fissi in bolletta, che possono variare in base alla nuova potenza impegnata. Detti sosti sono ripartiti in bolletta mentre alcuni fornitori li addebitano nelle prima bolletta.

Non dimenticare che devi:

1. Valutare le Tue Esigenze, in termini di consumi, prima di richiedere l’aumento evitando di sostenere costi inutili.

2. Valutare attentamente le tue esigenze energetiche per evitare costi inutili.

3. Assicurarti che il tuo impianto elettrico sia adeguato per supportare la nuova potenza.

Qual'è la potenza adatta alle mie esigenze domestiche?

Per utilizzare più elettrodomestici energivori contemporaneamente, spesso è necessario aumentare la potenza del contatore elettrico rispetto ai 3 kW standard presente nelle nostre abitazioni. Ecco alcune considerazioni:

Potenza Standard

La maggior parte delle abitazioni dispone di una potenza di 3 kW, che è in grado di far funzionare gli elettrodomestici di base come frigorifero, lavatrice e forno

Aumento di Potenza

Per supportare un piano cottura a induzione, potrebbe essere necessario aumentare la potenza del contatore a 4,5 o 6 kW. Questo perché i piani ad induzione possono assorbire oltre 2 kW di potenza. Se utilizzi contemporaneamente altri elettrodomestici ad alto consumo, come forno e lavastoviglie, è raccomandabile disporre di maggior potenza per evitare che salti la corrente.

Come verificare la Potenza disponibile dal mio Contatore Elettrico?

Per verificare la potenza disponibile del tuo contatore elettrico, puoi seguire questi pochi e semplici passaggi:

Controlla la Bolletta rivevuta dal tuo Fornitore di Energia Elettrica

La potenza del contatore è normalmente riportata nella bolletta dell’energia elettrica. Puoi cercare nella sezione “Tipologia di contratto” o “Dati di fornitura” dove troverai la potenza contrattuale impegnata e la potenza disponibile.

Leggere il Display posto sul Contatore

Se hai un contatore elettronico, puoi leggere direttamente la potenza sul display:

Premi il pulsante sul contatore diverse volte fino a quando non visualizzi la potenza istantanea assorbita

La potenza è espressa in kilowatt (kW) e viene aggiornata ogni pochi minuti

Consulta il Manuale del Contatore

Il manuale del contatore può fornire istruzioni dettagliate su come leggere le informazioni relative alla potenza. Il manuale viene consegnato con l’installazione del nuovo apparecchio da parte del fornitore di energia elettrica. Se non hai il manuale, spesso è possibile trovarlo online sul sito del produttore in formato pdf da scaricare e stampare per una pronta consultazione.

Contatta il Servizio Clienti del tuo Fornitore di Energia

Se hai difficoltà a trovare queste informazioni, puoi sempre contattare il tuo fornitore di energia elettrica il quale può fornirti dettagli sulla potenza del tuo contatore e aiutarti con eventuali modifiche necessarie.


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Questo articolo è stato scritto da Luca Delgiaccio, un divulgatore tecnico scientifico che collabora con varie testate giornalistiche e siti web. Affronta decine di argomenti con contenuto tecnologico, collabora con aziende europee e nel campo della ricerca.


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